Una calda giornata estiva, durante l’antichità, era un vero e proprio incubo! La gente scappava dal sole come le formiche in fuga dall’inverno, cercando disperatamente un po’ di fresco. Ma come si faceva a trovare refrigerio in quei tempi antichi? Beh, l’unica soluzione era refrigerare frutta, latte e miele. Sì, hai capito bene, refrigerare! Niente climatizzatori o ventilatori, solo un po’ di cibo freddo per sopravvivere alle temperature infernali.
Ma poi, qualche secolo dopo, gli Arabi arrivarono in Sicilia e trovarono la soluzione per dolcificare il ghiaccio: la canna da zucchero! Oh, che geni! Ora potevano finalmente gustare il ghiaccio dolce come lo zucchero filato alla fiera!
Nel frattempo, in Sardegna, un gruppo di pastori stava sperimentando una nuova delizia estiva chiamata “carapigna“. Che cosa c’era dentro? Latte di pecora, frutta secca e neve! Sì, hai capito bene, neve! Ma non erano degli scienziati pazzi, solo pastori che volevano rinfrescarsi in modo creativo. E diciamocelo, latte di pecora, frutta secca e neve non suonano proprio come una combinazione deliziosa, ma chissà, forse nel Medioevo era considerato un capolavoro culinario!

Poi arrivò il momento in cui i succhi di frutta vennero congelati per la prima volta. Si dice persino che Marco Polo abbia portato questa usanza dalla Cina. Immagina la faccia delle persone quando per la prima volta assaggiarono un sorbetto al gusto di prugna o di pesca! Probabilmente pensavano di essere finiti in un altro universo!
Ma il vero colpo di genio arrivò nel 1686, quando un cuoco siciliano di nome Francesco Procopio dei Coltelli riuscì a creare la miscela perfetta per confezionare il gelato. Sì, hai capito bene, il gelato! Francesco era talmente bravo che aprì persino un locale a Parigi chiamato Café Procope, dove si potevano trovare “acque gelate” come granite, gelati di frutta e sorbetti di tutti i gusti. Era come un paradiso per chi voleva rinfrescarsi e gustare una prelibatezza dolce!
E sai chi veniva a gustare questi deliziosi gelati? Nientemeno che famosi intellettuali dell’epoca come Voltaire, George Sand, Balzac, Victor Hugo e molti altri. Si dice persino che Napoleone una volta abbia lasciato in pegno il suo bicorno, il famoso copricapo che lo rendeva così riconoscibile, solo perché non aveva abbastanza soldi per pagare i gelati ai suoi amici! Che figura, eh?

Ma come spesso succede, ci sono sempre delle controversie sulle invenzioni. Alcuni studiosi sostengono che il primo mastro gelataio sia stato Ruggeri di Firenze, che creò un nuovo tipo di dolce fresco a base di panna, zabaione e frutta. Oh, quelle dispute sulle origini dell’arte culinaria! Sempre pronti a contendersi il merito!
Quindi, caro lettore, la prossima volta che assaporerai un delizioso gelato, ricordati di ringraziare Francesco Procopio dei Coltelli, Ruggeri di Firenze e tutti gli altri che hanno contribuito a rendere il nostro mondo un posto più dolce e fresco. E se ti capita di incontrare Napoleone, forse potresti offrirgli un gelato, così non dovrà lasciare in pegno il suo cappello!